domenica 26 luglio 2020

Cingoli, il balcone delle Marche



domenica 26 luglio 2020 – Marche, da scoprire all’infinito


Graziosa cittadina dalla cinta muraria quasi del tutto intatta, presenta numerosi monumenti che ne attestano il glorioso passato, immersi in quartieri dalle vie silenziose e suggestive. Per la sua posizione elevata e a terrazza, sul versante orientale del Monte Cingolo, la cittadina gode di una celebre vista panoramica che le è valso l’appellativo di “balcone delle Marche”.

Il più importante edificio religioso della città, è la Collegiata San Esuperanzio, fondata nel XII sec. L’attuale edificio, in pietra arenaria e brecciato rosa, presenta forme romanico-gotiche. L’interno ha il presbiterio rialzato per ricavare la cripta necessaria ad ospitare le reliquie del Santo. Sul lato destro dell’edificio si trova l’atrio della casa priorale con tre archi che sostengono l’elegante loggetta sovrastante.

Le strutture più antiche del Palazzo Comunale, risalgono ai sec. XII-XIII. L’orologio pubblico è del 1482, mentre il prospetto poggiante su otto pilastri è del 1530. Al suo interno è, in questi giorni, possibile visitare importanti opere da poco restaurate come la Madonna del Rosario (1539) di Lorenzo Lotto, la Crocifissione (inizio XIV secolo) di Lorenzo Salimbeni e la Scena di pietà con i Santi (1455) di Giovanni Antonio Bellinzoni.

La Chiesa di San Filippo Neri è indubbiamente uno dei gioielli di Cingoli. La facciata in pietra è abbellita da un portale romanico con, ai lati, due piccole monofore. L’interno barocco, con il soffitto decorato da affreschi e stucchi.
















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