sabato 25 luglio 2020

Jesi, la città di Federico II



sabato 25 luglio 2020 – Marche, da scoprire all’infinito



Posizionata lungo il medio corso del fiume Esino, ha antiche e importanti tradizioni industriali per cui sin dalla fine dell’Ottocento le valse l'appellativo di "Milano delle Marche".

Il suo passato, che nel XII secolo l'ha vista piccola capitale della Respublica Aesina, è ancora presente nel suo centro storico con vari monumenti ed è circondata da una cinta muraria del XV, pressoché intatta.

Durante il XII secolo e quelli successivi nobiltà locale, artigiani e commercianti s'allearono fondando la cosiddetta Respublica Aesina e cominciarono la conquista del Contado, che sottrassero ai grandi feudatari laici ed ecclesiastici, più conosciuti come Castelli di Jesi. Questa espansione territoriale creò scontri furiosi con i vicini più potenti, fra i primi la repubblica di Ancona, con la quale si susseguirono lunghe e dure lotte per il possesso della valle dell'Esino nel tratto che va da Chiaravalle al mare.

Il 26 dicembre 1194 nacque, in una tenda imperiale nella piazza centrale della città, l'antico Foro romano, il grande l'imperatore Federico II, che donerà a Jesi il titolo di “Città Regia" che sanciva importanti diritti di piena autonomia, ampi privilegi sul dominio del Contado e libertà comunali che la Chiesa, con il suo alterno dominio, poté più abrogare. Jesi passò così definitivamente alla fazione ghibellina e le sue fortune politiche saranno legate per anni a quelle di Federico II e dei suoi figli Enzo e Manfredi con l'ottenimento di privilegi imperiali seguiti da inevitabili scomuniche ecclesiastiche.






























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