Gli “sdraiati” sono i ragazzi come Tito, figlio di un intellettuale, che passano il tempo stravaccati qua e là, per la felicità e la disapprovazione dei loro genitori.
Il difficile rapporto tra genitori e figli e qui, tra padre e figlio, che condividono una vicinanza senza comunione.
Un film generazionale, “liberamente” tratto dal libro di Michele Serra, e l’idea di Francesca Archibugi che vuol farne un romanzo familiare. Il divorzio tra la madre e il padre e la relazione di quest’ultimo con una compagna di scuola, si aggiungono al voler raccontare le difficoltà di comunicazione, nei due sensi, un padre che accusa il figlio delle solite cose: i mugugni, la pigrizia, l’apatia, il rapporto col cellulare e le risposte a monosillabi, cercando un’intimità che non vede, e un figlio che pur volendo bene a suo modo, vorrebbe essere lasciato in pace da un padre troppo asfissiante.
Il solito simpatico Bisio che tende quasi naturalmente a introdurre un registro comico, ma non troppo credibile come padre. Dialoghi migliorabili, incomprensibili quelli tra i ragazzi. Bravo Ponzoni nella veste di nonno.
Nessun commento:
Posta un commento