giovedì 3 agosto 2017 - Pensieri e parole da condividere
È triste doverlo ammettere, ma alla maggior parte degli italiani, in realtà, non piace il pesce.
Forse neanche a Voi.
Adorate gli anelli di totano surgelati ma odiate il pescato di spina? Non assaggereste mai cruda una cozza appena tolta dal mare del Conero, dove l’acqua è tra le più pulite d’Italia? Apprezzate il surimi ma le uova di riccio vi fanno ribrezzo? Il brodo ottenuto da una testa di pagello vi disgusta mentre il pangasio vi entusiasma? Comprate l’insalata di mare alla gastronomia sotto casa ma i moscardini freschi appena arricciati nell’acqua bollente vi fanno un po’ senso?
Pensate che il polpo debba essere sempre bello tenero, che si scioglie in bocca? Le seppioline surgelate non mancano mai nella vostra dispensa? I bastoncini di pesce sono un appuntamento fisso del venerdì sera? Adorate il sushi freddo di frigo ma non avete mai pensato di farvi sfilettare un pesce San Pietro per gustarlo, senza cottura, a temperatura ambiente, con un cipollotto e una goccia d’aceto? La bistecca di tonno è tra i vostri piatti preferiti mentre non affrontereste mai, cucchiaio e forchetta, uno scorfano all’acqua pazza? Il limone sulla spigola al forno sì ma le ostriche al naturale no? In pescheria ordinate il trancio di pesce spada ma snobbate le triglie di scoglio?
Se ambite alla soddisfazione nel sapore, sappiate che si fonda sull’esercizio del dubbio. Iniziate quindi a sospettare che il pesce non sia probabilmente il Vostro cibo preferito.
La Stampa, 3 agosto 2017
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