giovedì 17 agosto 2017 - Sensi e Sensazioni
Secondo la mia filosofia, il camper è solo un mezzo di trasporto per raggiungere quell’indipendenza che ti permette di sfruttare al meglio, luoghi e tempi per raggiungere le mete programmate.
Viaggiare vuol dire soprattutto conoscere altre realtà, ma anche nuove cucine, differenti sapori, metodi diversi di amalgamare i prodotti locali.
Perchè tra mangiare per vivere e vivere per mangiare, c’è quella filosofia che si traduce nel: mangiare per conoscere, per poi vivere meglio! Anche questa è cultura.
La prima tappa è in Francia, a Cassis, Al rientro da un’escursione in barca ad ammirare le favolose Calanques, siamo a cena al “Fleur de Tyme”. Tartare di Saint-Jacques e Salmone, Saint-Jacques alla brace, Bouillabaisse, il tutto innaffato da un Domaine de Paternelle, Cassis rosé.
Cassis e le Calanques |
A Carcassonne, Dopo la visita alla città bassa e al Castello, pranzo “Al Dome” per assaggiare la specialità della Cassoulet Royale (porc, saucisse e cuisse de canard confite).
Il Castello di Carcassonne |
Siamo in Spagna e precisamente a San Sebastian, di fronte alla spiaggia della Concha. Pranzo a base di Tapas e Cervesa, alla “Taberna de Blas”. Non può mancare una breve sosta al “Cafè della Concha” guardando l’oceano maestoso.
Vista della spiaggia della Concha |
A Valladolid, nella stupenda Plaza Major, cena alla “Sepia & Amp; Mahou”, naturalmente per assaggiare la sepia plancha e il pulpo alla gallega, anche se un po’ fuori zona.
Dirigiamo la prua del camper in Portogallo e a Tomar, Aspettando l’apertura del Convento di Cristo, sulla collina, cena al “O’ Tabuleiro”: Zuppa vegetale, Bacalao, Salmone, specialità della casa.
Tomar e sullo sfondo il Convento di Cristo |
A Nazaré, ci permettiamo dei rimorsi, ma senza rimpianti e per la cena siamo “Ala Riba” a condividere il loro piatto forte: la Mariscada (Aragoste, Gran seola, Granchi, Gamberoni, Gamberi e Gamberetti su un letto di Vongole), il tutto preceduto da una zuppa di pesce e seguito dal dessert e bicchierino di grappa alle mandorle.
La spiaggia di Nazaré e il faro |
A Alvor, la spiaggia di Portimao, dopo alcune ore a gustarci il sole e le onde dell’oceano, cena al ristorante “Casa do Rio” per assaggiare la Cataplana, una zuppa di pescado, immersi nel tramonto sull’oceano.
Il tramonto visto da Alvor |
Siamo in piena Algarve e golosi sino alla quintessenza, ci resta da completare l’idea del pesce in “ramina”, assaggiando l’Arroz de Marisco, e lo facciamo a pranzo ad Albufeira, alla "Casa da Fonte", sotto un pergolato abbastanza fresco da non interferire con il piacere della gola.
La spiaggia di Albufeira |
Risaliamo l’Alentejo e tappa forzata a Evora e sulla Praça do Giraldo ci imbattiamo in un piacevole ristorante di antica data: il “Cafè Alentejo” dove la specialità è “Arroz de pato assado”, accompagnato con “Vinha do Mouro 2016”.
La Praça do Giraldo di Evora |
Lasciamo il Portogallo per ritornar nella favolosa Spagna e precisamente a Saragozza e per pranzo andiamo sul sicuro al Mercado Gastronomico con un ritorno a Calamari ai ferri e Sarde fritte.
Saragozza e vista della basilica di Nostra Signora del Pilar |
Siamo ancora in Francia e Avignone ci spalanca le sue porte con i suoi meravigliosi gioielli. Un pasto frugale verso le 16:00, prima di chiudere questa “passeggiata” agostiana. Davanti all’Hotel de Ville, una Parisienne e un’insalata Niçoise, per non aggredire il fisico e le tante ore che ci aspettano al rientro.
Sur le Pont d'Avignon |
Hotel de Ville di Avignone |
Questo post è dicato a quei camperisti che, a mezzogiorno e sera, “schiavizzano” le mogli a preparare barilliane paste col sugo e a quelle mogli che si “completano” solo dietro ai fornelli, convinti che le ferie siano più belle e interessanti intorno alla tavola del camper con piatti speciali (sigh!) di casa loro!
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