lunedi 6 aprile 2015 - Sensi e Sensazioni
Per chi si reca a visitare Chioggia, è d’obbligo una puntatina al quartiere di Sottomarina e cimentarsi in una iodica e salubre passeggiata lungomare sino al punto estremo del molo. Qui si incontrano i trabocchi, che, pur essendo elementi caratterizzanti il paesaggio costiero del basso Adriatico, fanno bella mostra di sè anche in queste zone.
Originari e diffusissimi lungo la Provincia di Chieti, tra Ortona a Vasto, dove danno vita alla cosiddetta Costa dei Trabocchi, la loro presenza è avvistata un po’ dappertutto sulle coste italiane.
Sono imponenti costruzioni realizzate quasi sempre in legno strutturale con una piattaforma protesa sul mare ancorata alle rocce, dalla quale si allungano, sospesi a qualche metro dall'acqua, due o più lunghi bracci, che sostengono un'enorme rete a maglie strette, detta trabocchetto.
Trabocchi a Sottomarina |
Secondo alcuni storici, sarebbero un'invenzione importata dai Fenici.
Il termine “trabocco” deriva per sineddoche da quello della rete suddetta, ossia da trabocchetto, sinonimo di “trappola”, per i pesci.
Trabocchi a Comacchio |
Anticamente la rete veniva issata tramite argani manuali; il progresso, li ha sostituiti da motori diesel o elettrici.
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