giovedì 2 aprile 2015 - Andiamo al Cinema
Un grande regista francese per una grande pellicola cinese, ambientata in Mongolia, nel 1967, nel pieno della Grande Rivoluzione Culturale.
La storia di una comunità di pastori nomadi mongoli alle prese con i lupi della steppa, considerati acerrimi nemici della loro esistenza e sopravvivenza, ma che si dimostrano intelligenti e con un senso di fedeltà senza eguali nel regno animale.
Un film di nicchia, ma un capolavoro di fotografia e immagini della natura, che la fa da padrona, ospitando una storia banale, ma ricca di un linguaggio che sa parlare ai cuori sensibili.
I lupi recitano perfettamente e i loro primi piani in una natura incontaminata sono da mozzafiato. Anche gli attori sono da applauso, come la colonna sonora incalzante al momento giusto.
Da consigliare a tutti coloro che credono che la libertà vada difesa sino alla morte e che questo pianeta debba essere rispettato anche per gli altri.
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