domenica 2 novembre 2014 - Sensi e Sensazioni
La cerchia muraria della città è costituita da una serie di ampie casematte intercomunicanti.
Fu l’ imperatore Giuseppe II d’ Austria a decidere di destinare parte delle mura ad ergastolo, dal 1785 fino al 1857.
Successivamente, dal 1924 al 1945, divenne una prigione militare che ospitò anche detenuti politici.
In tre di quelle casematte vennero inoltre costruite trentotto celle di isolamento (tutte senza finestre) per i molti, pericolosissimi, malviventi comuni che vi risiedevano.
In queste carceri passarono però anche renitenti alla leva, partigiani, politici e 400 giovani del paese, reclusi militari, poi deportati, il 18 settembre 1943, dai tedeschi in Germania.
Terminata la guerra il carcere divenne sezione staccata di San Vittore per detenuti comuni.
Sui muri, diversi graffiti e scritte, che ancora resistono, come suggestiva testimonianza.
“Le mura di un carcere non servono solo per non far evadere, ma anche per non far guardare dentro”
Oscar Wilde
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