sabato 21 settembre 2013 - Sensi e Sensazioni
L’anfiteatro è il monumento più famoso di Pollentia. Sulle sue rovine fu costruito a partire dalla fine del Settecento un borgo di case rustiche dal caratteristico andamento ellittico e dal nome evocativo di Colosseo o Coliseo, il quale conserva nei cortili coltivati ad orti e a giardini, il perimetro dell’arena, e nelle cantine i resti delle murature antiche. Esso rappresenta un interessante fenomeno di riuso di questo tipo di edificio, che trova confronto ad esempio a Lucca, nella medievale piazza del Mercato. Sorgeva fuori dal perimetro urbano, in prossimità di sepolture, ed era fiancheggiato dal tratto del decumano massimo in uscita dalla città (attuale via Regina Margherita).
L’edificio che aveva dimensioni notevoli, fu costruito nella seconda metà del I° d.C. e rimase in uso almeno fino agli ultimi decenni del IV° secolo. La cavea, destinata ad ospitare oltre 10.000 spettatori, misurava m 132 x 98. Sono state individuate di recente, nelle cantine di case private, alcune murature superstiti del teatro e del tempietto, probabilmente dedicato a Bacco, al centro del quadriportico retrostante la scena.
Passeggiando lungo le vie appoggiate sulle strutture di fondazione del colosseo, che attraversano il nucleo più antico dell'abitato, si ha l’impressione di respirare la nostra antica storia e di rivedere i fasti e le imprese di un popolo, quello romano, che ancora oggi ci stupisce sempre nel riscoprire tracce di una civiltà che ha raggiunto i confini più lontani del mondo allora conosciuto.
Nessun commento:
Posta un commento