martedì 24 aprile 2018 - Andiamo al Cinema
Quando la delusione si fa concreta!
E per un innamorato della Binoche (dai tempi de “Il danno”) non basta sapere che il tempo l’ha solo scalfitta, rendendola ancora più interessante.
Un film lento e odioso, dialoghi poveri e infantili, l’interprete, alla ricerca dell’amore, sembra in continua autocommiserazione per torturarsi senza un obiettivo a cui sperare. Un banchiere, un attore, l’ex marito, uno sconosciuto, un ricco possidente, un gallerista, tutti uomini che passano più o meno dal suo letto di donna sola, solo per farla soffrire, illudere, sperare, desiderare e piangere.
Una ricerca della felicità che non si presenta mai, sino all’ultimo monologo quando appare un gigantesco Depardieu, armato di un pendolino, a ridimensionare la razionalità nelle cose amorose; e la reazione di Isabelle non può essere che un sorriso beffardo, pronta a svegliarsi il giorno dopo e ricominciare la giostra.
Una grande Juliette! Tutto il resto è noia.
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