domenica 3 novembre 2013 - Caribuni Mlali
Sembra che qui al Kituo, le linee del disegno di Dio siano scivolate fuori progetto.
E’ difficile immaginare che nel centro dell’Africa, con tante difficoltà di sopravvivenza infantile, tanti problemi siano concentrati in bambini, che avrebbero il diritto di poter pensare al proprio futuro e affrontare in piena autonomia i pericoli e le difficoltà che non mancano in queste regioni.
E’ difficile guardarli negli occhi e non provare sensi di colpa.
Sai quanto sia grande il divario tra il loro e il tuo mondo, sai che dopo pochi giorni li lascerai e quel lasciarli è un po’ un abbandono, sai che nonostante siano circondati d’amore, per loro non è mai abbastanza. E l’impotenza si impadronisce di te sino a farti star male.
Beato chi ha fede, ma in questa realtà viene messa troppe volte in discussione!
Facile abbandonarsi a loro e stringerli in un grande abbraccio. Il loro sorriso affascina, i loro occhi sono calamite e la speranza di una loro felicità non ti abbandona.
Chi li segue, sia una suora, una fisioterapista, un’infermiera o solo una volontaria, anche se non ha il volto di mamma o papà, è loro immancabilmente accanto e tutti sono meravigliosi nel loro lavoro. Ma percepisci che, a queste piccole creature, manca qualcosa.
Tornerò a casa “diverso”, portandoli tutti con me, con un grande senso di gratitudine.
“Asante sana”! Grazie, per tutto quello che ho ricevuto.
Grazie Valter
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