domenica 3 novembre 2013 - Caribuni Mlali
La giornata vede fermarsi tutta l’attività lavorativa della comunità e per noi è dedicata a scoprire la location e la struttura della Missione. Ma andiamo per ordine.
La palazzina adibita agli ospiti è molto spaziosa e il nostro alloggio è confortevole.
Sveglia ore 8,00 (festivo), colazione alla spicciolata e un saluto alla giornata che si apre con un sole e una temperatura stupenda su un panorama africano da cartolina. Ci incolliamo un sorriso brillante (Smile Mission) su una faccia ancora sofferente per il viaggio lunghissimo e poi pronti in prima linea ad affrontare il destino.
La palazzina principale, dove vivono i religiosi maschi e dove si consuma la vita extra lavoro è in posizione elevata e domina tutta la valle e gli altri stabili delle attività.
Si può pertanto vedere come la comunità si stia preparando per l’evento principale della mattinata: la S. Messa.
Trascinare a Messa Paolo e il sottoscritto è sempre stato un problema, ma basta un piccolo sguardo tra di noi per capire che dobbiamo presenziare, anche solo perchè in queste poche ore di rapporto, ci hanno fatto sentire ospiti molto importanti e non vogliamo pertanto deluderli.
Credo, e parlo anche a nome del mio amico, che sia stata una delle funzioni più belle a cui abbiamo partecipato, molto commovente ed emozionante. I bambini, le loro mamme, le fisioterapiste e le infermiere, le ragazze della parrocchia con i canti e i tamburi, i frati e le suore e poi Sergio, con una predica in swahili che ha toccato i nostri cuori. Un’ora e mezza volata, uno scambio di segni di pace e fratellanza dei più profondi e sentiti, all’insegna della sofferenza di quei ragazzini e delle loro famiglie.
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