martedì 17 ottobre 2017 - Sensi e Sensazioni
Quando mia nipote Letizia (11 anni) mi ha chiesto di portarla alla mostra di Van Gogh a Vicenza, aperta dal 7 ottobre, oltre a stimolare il mio orgoglio di nonno, ha posto in me una serie di domande che partivano dal capire, vista la sua età, quale fosse la sua conoscenza di questo pittore, di come pervenisse a questo desiderio e se solo per curiosità o se effettivamente interessata.
Ecco allora l’idea di vedere insieme questo film, che cadeva a fagiolo e che semplificava un approccio non solo alle opere, ma alla vita e alle amicizie di questo favoloso artista, non tanto baciato dalla fortuna.
La scheda:
Quando il cinema incontra l'arte l'esito non è mai banale ed è sempre un arricchimento. Soprattutto se, come accade in Loving Vincent, ogni singolo fotogramma del film è realizzato a mano.
Dorota Kobiela, pittrice polacca, e il regista inglese Hugh Welchman, hanno intrapreso questa avventura sei anni fa per raccontare, attraverso uno stile da cinema noir, le ultime settimane di vita del pittore olandese trasferitosi ad Arles, in Francia, nel 1888.
Vincent Van Gogh, l'artista più noto al mondo, pioniere dell'arte contemporanea e personaggio tormentato, nel luglio 1890 si spara in un campo di grano nei pressi di Arles. Il giovane Armand Roulin, figlio del postino Roulin, unico amico di Van Gogh -, non convinto del suicidio dell'artista, ripercorre le sue ultime settimane di vita incontrando le persone che, anche nei momenti più drammatici, gli sono state vicine.
Da Adeline, la padrona di casa del pittore, a pére Tanguy, fino al pescatore o il dottore Paul Gachet e la figlia tutti rigorosamente ritratti a olio, restituendo vita all'immediato e riconoscibile stile di Van Gogh. La casa gialla, il campo di grano e i fiori azzurri, la stanza con la sedia... realizzati con pennellate vivide, colori visionari e brillanti, e quel movimento fluido tipico del tocco "vangogghiano", si alternano al bianco e nero delle parti narrative.
Un film prodotto con tenace e minuzioso lavorìo in cui più di 100 artisti, con la tecnica del Painting Animation Work Station hanno animato un thriller interamente costituito da pittura che coinvolge totalmente lo spettatore.
Che dire? Chiunque voglia avvicinarsi a Van Gogh, uomo e artista, deve vedere questo film, visitare il suo museo ad Amsterdam e contemplare il genio ammirando le sue opere, possibilmente dal vivo!
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