domenica 22 ottobre 2017 - Sensi e Sensazioni
Guidati dal Presidente della Confraternita, che ci spiega come la chiesa sia interamente gestita da loro, abbiamo il piacere di godere di una lectio magistralis, sia sulla storia dei “Battuti Bianchi”, sia sulle meravigliose opere qui contenute.
La Chiesa della S.S. Trinità fu eretta nel 1618 ed è un edificio a pianta rettangolare, ad una sola navata. All’interno, gli stucchi la fanno da padrone e particolarmente interessanti, oltre agli affreschi e la tela del 1678 della “Presentazione di Gesù al Tempio” di Charles Dauphin, i tre gruppi lignei e il particolare crocefisso, con un raro Cristo senza ferite e con gli occhi aperti.
La Confraternita dei Battuti Bianchi, ha origini antichissime che risalgono al XIII secolo.
I Battuti erano confraternite di laici attive sin dal medioevo, ma furono in larga parte soppresse, con gli editti napoleonici di inizio Ottocento. Il nome deriva inizialmente dalla penitenza della flagellazione che si imponevano come regola. Quando tale usanza cadde in disuso, assunsero il senso morale di Afflitti.
Solitamente votati alla Madonna, i battuti compivano opere di beneficenza e assistenza, soprattutto gestendo ospizi e ospedali e assistendo ai riti religiosi. Si possono contare diverse confraternite, con differenti vocazioni caritative: Celestini, Verdi, Neri, Rossi, Bigi, Bianchi.
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