Tesi, la discussione

mercoledì 12 ottobre 2016 - Sensi e Sensazioni

Il giorno è arrivato, siamo a Ferrara davanti all’aula F2. Fra mezz’ora il ciclo dei cinque anni universitari si chiuderà con una semplice, ma ansiosa e determinante discussione.

Via via i membri della commissione arrivano e nel mentre, il viso di Valeria si fa sempre più bianco e teso.

Non servono le mie scaramantiche parole di conforto, si nota subito che anch’io sto nel gioco della sofferenza. E’ una delle mezz’ore più lunghe della mia vita. 

Ecco il relatore che si avvicina e la invita ad entrare. Mi permetto di fare una battuta per tentare di chiedere aiuto a sdrammatizzare il momento, ma il professore con un sorriso mi fa capire che l’apprensione e il nervosismo fanno parte del “percorso”.

E comincia l’attesa! Breve, ma intensa.

E finalmente esce una Valeria trasformata! 

Mi accorgo subito, dal suo sorriso, che tutto ha funzionato, anche se lei è convinta di essere andata “nel pallone” e di aver inanellato una serie di “cazzate”.

Ce ne andiamo così, all’oscuro di tutto, sia del voto che dell’impressione fatta sulla commissione e delle relative conclusioni, ma leggeri e felici di aver superato l’ultimo scoglio che la separava, che ci separava, da un ulteriore traguardo.