martedì 10 giugno 2014 - Sensi e Sensazioni
Alle porte di Najera, sul muro di cinta di una fabbrica, un poeta (E.G.B. Eugenio Garibay) ha lasciato traccia del suo estro, con dei bellissimi versi che ogni pellegrino, sulla via di Santiago, si è fermato a leggere con commozione, condividendo le affermazioni del loro contenuto.
Polvere, fango, sole e pioggia
è il Camino de Santiago.
Migliaia di pellegrini e più di mille anni.
O Pellegrino cosa ti chiama?
Quale Forza oscura ti attrae?
Non il Campo delle Stelle
Né le grandi cattedrali.
Non il coraggio di Navarra
o il vino di Rioja
né i frutti di mare della Galizia
né i campi castigliani.
Pellegrino, cosa ti chiama?
quale forza nascosta ti attrae?
Non il popolo del Camino
né le consuetudini rurali.
Non la storia e la cultura
Né il Gallo della Calzada
Non il palazzo di Gaudì,
o il Castello di Ponferrada.
Tutto ciò che vedo al mio passaggio,
è una completa gioia,
ma la voce che mi chiama
la sento molto più nel profondo.
La forza che mi spinge,
la forza che mi attrae,
non la so spiegare.
Solo quando arrivi la conosci.
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