lunedì 10 marzo 2014

Acque agitate

lunedì 10 marzo 2014 - Good Morning Caldiero



Con deliberazione del Consiglio Comunale del settembre 2013, Caldiero ha affidato la gestione del servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) ad Acque Veronesi.

Dal 1 gennaio 2014, Acque Veronesi gestisce il servizio idrico integrato.

Per qualsiasi pratica o comunicazione, mentre prima ci si recava in Comune, adesso bisogna allungarsi sino a San Bonifacio oppure a Tregnago.

Una strenua resistenza di diversi anni, merito di alcune precedenti amministrazioni, e poi, per accondiscendere alla Legge - ci hanno detto - abbiamo dovuto capitolare e “mollare l’osso” di un acquedotto efficiente e di un servizio di manutenzione che funzionava bene, gestito in economia dal Comune.

In compenso abbiamo visto aumentare le bollette e conosciamo anche le eclatanti esternazioni del presidente della provincia, in merito: ”Un’azienda mal gestita, un autentico bidone, un pozzo senza fondo, bisognerebbe avere il coraggio di chiuderla e rifondarla, con uno spirito completamente diverso”. 

In questi giorni, lo stesso sindaco di Verona, maggior “fruitore, cliente, fornitore” del servizio, ha confidato alla stampa le sue perplessità e la possibilità di abbandonare il consorzio.

Sempre la stampa, ha pubblicato inoltre gli “stipendi d’oro” dei dirigenti di Acque Veronesi, che arrivano anche a superare i ventimila euro al mese.

E’ l’Italia bellezza! 

Ma in tempi di “spending review” dove i Cittadini comuni e i Comuni dei cittadini stanno tagliando tutto il possibile per far quadrare conti e decenza, non dovremmo partire anche da qui per risollevare le sorti della nostra “povera” patria? 

O “tirare la cinghia” è solo un problema per i “grulli” che non sono riusciti a sfruttare la politica per entrare nei consigli di amministrazione pubblici

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