mercoledì 15 marzo 2017 - Andiamo al Cinema
Chi ha vissuto, anche marginalmente, certi momenti dell’adolescenza con la chitarra in mano, si ritroverà senz’altro e non potrà che sorridere con nostalgia di questo quasi musical.
Il regista, pur avvalendosi di interpreti quasi tutti alle prime armi, dà vita a un racconto che subito prende, regala simpatia ed è ineccepibile nei vari ruoli caratteriali.
L’Irlanda è ben concepita e il suo ruolo nei confronti del sogno inglese ben reso. La splendida protagonista Raphina, il fratello maggiore e tutta la band, sembrano fare il contorno ideale a un protagonista intelligente e ben guidato.
Diversi elementi fanno capire l’accuratezza della definizione dei particolari, come la scena della madre nella stanza da letto mentre la band prova, oppure il ragazzo che vomita, sullo sfondo, durante la fuga dei protagonisti verso l’Inghilterra.
Alcuni momenti di umorismo sottolineano la forza e il ritmo di questo film forse un po’ ingenuo e semplice, ma di alta classe e ben congeniato.
L’umore che circola per tutto il film è ben tradotto in “felice-triste”.
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