sabato 12 dicembre 2015 - Good Morning Caldiero
Caro amico,
ti scrivo a nome di un gruppo di persone (circa una quarantina) che, due sere alla settimana, pattuglia le strade di Caldiero e dintorni, camminando e chiacchierando.
Ci rendiamo conto che non sei tu il responsabile dei nostri crucci e nemmeno il tuo “amico” che ti porta a spasso, curandoti e proteggendoti come un fratello o un amante silenzioso.
Ci rivolgiamo a te, che, a detta di tutti, sei uno dei migliori amici, anche nostri, perchè accolga questo appello, riportandolo ai tuoi simili, quelli che invece, all’altro capo del guinzaglio, conducono un bastardo che gode, lasciando ciò ch’è giusto raccogliere e che, complici il buio e la caduta delle foglie, resta alla mercè delle nostre scarpe, degradando anche l’immagine del nostro Paese.
Spero che queste righe, su un tema non proprio poetico, dopo il tuo intervento, possano giungere al cuore di quei “padroni” e che li faccia per un momento riflettere, sino a trasformarli in “veri migliori amici vostri”, ma soprattutto in uomini (o donne) civili.
L’educazione si nota anche dai piccoli gesti e fa grande la persona.
per Camminar Parlando
Nessun commento:
Posta un commento