martedì 1 aprile 2014 - Sensi e Sensazioni
Al museo Guarnacci di Volterra, si può ammirare uno dei reperti più famosi, ricchi di fascino e di mistero, giunti sino a noi dall’altrettanto affascinante e misteriosa civiltà etrusca.
E’ una statuetta bronzea riproducente un fanciullo esile e sproporzionatamente allungato, la cosiddetta “Ombra della Sera”, nome che fu ideato dal poeta Gabriele D‘Annunzio al quale, nel guardarla, venivano alla mente le lunghe ombre del tramonto. Tutti, almeno una volta nella vita, hanno avuto l’occasione di vederla, se non dal vivo almeno in fotografia, perchè niente come l’Ombra della Sera rappresenta meglio la civiltà etrusca e i suoi misteri.
Era il 1966 quando Renato dei Profeti cantava “Le Ombre della sera” su testi e musica di Lucio Battisti, lato B del più famoso 45 giri “Bambina sola”
Quando avrai paura
Delle ombre della sera
Non restare sola,
Vieni accanto a me.
Mano nella mano
Passerà la tua paura
E sarai sicura
Ti proteggerò...
Un’interpretazione personale, ispirata alle “Ombre della sera” sul muro della bellissima e incantevole Abbazia di Santa Maria della Pieve.
Nessun commento:
Posta un commento