sabato 14 dicembre 2024

Roverchiaretta e Madonna del Carmine

sabato 14 dicembre 2024 - Sensi e Sensazioni 

Con 500 abitanti, è l'unica frazione di Roverchiara (VR). A circa 2 chilometri dal capoluogo, si sviluppa nella parte occidentale del territorio comunale a ridosso degli argini del fiume Adige, quasi interamente sulla strada che conduce a Bonavigo e Minerbe 

La chiesa della Madonna del Carmine fu edificata come cappella soggetta alla pieve di S. Zeno in Roverchiara. Fu eretta in Parrocchia prima del 1526. La chiesa attuale, situata in posizione diversa dalla precedente (demolita nel 1850), venne edificata nel 1847. L’edificio si presenta con facciata neoclassica a capanna rivolta ad occidente. La torre campanaria si eleva in posizione isolata a nord della chiesa. 


 

Idrometro di Roverchiara

sabato 14 dicembre 2024 - Sensi e Sensazioni 

L’idrometro è lo strumento che rileva le quote idrometriche, cioè il livello dell’acqua dei fiumi o dei laghi. 

Per "livello idrometrico" in un determinato luogo di un fiume o di un lago si intende il dislivello tra la superficie dell'acqua del corpo idrico e un punto di riferimento altimetrico, che può essere il livello medio del mare (l.m.m.) oppure lo “zero” dell'idrometro stesso (detto “zero idrometrico”). 

Attualmente vengono utilizzati strumenti complessi (idrometrografi, teleidrometri) che utilizzano tecnologie moderne (laser, ultrasuoni ecc.) per trasmettere i dati in tempo reale. 

Il più semplice idrometro però è quello ad asta, costituito da una barra, generalmente in lega metallica per resistere alla corrosione, dotata di tacche numerate (in metri, centimetri, ecc.) e posta verticalmente a contatto con l'acqua, spesso fissata a una spalla o a una pila di un ponte o di una banchina fluviale. 

L’idrometro di Roverchiara sul fiume Adige, oltre ad aver avuto una sua specifica funzione tecnica, costituisce anche un elemento paesaggistico ricco di storia che arricchisce l’identità del territorio. 

Offre inoltre elementi che stimolano una curiosità interdisciplinare, caratterizzata da contenuti che vanno dall’ingegneria alla geografia e incarnano fortemente aspetti del paesaggio storico e culturae. 

Lo potete trovare sulla ciclopedonale destra Adige, che va da Roverchiara a Roverchiaretta.


 

Circuito Roverchiara-Roverchiaretta-Angiari

sabato 14 dicembre 2024 - Il mio Cammino 

Partenza da Caldiero con nebbia, ore 11:30 e parcheggio auto al sole, in piazza Vittorio Emanuele, a Roverchiara. 

Ci portiamo su via Piave e poi a Dx per via Principe Umberto. Sempre diritto su via Adige, sino a trovare il percorso che fiancheggia l’Adige e il bivio a Sx, che porta su via San Rocco. In piazza a Roverchiaretta ci fermiamo per una sosta di pranzo alla locanda “La Meridiana”. 

Ritorniamo sul percorso precedente; camminiamo sino a trovarci sul territorio di Angiari, e giriamo a Dx in via Molaro sino a incrociare la via Lungo il Bussè. Attraversiamo la strada e ci troviamo a camminare sui campi che fiancheggiano il canale e la SP44. Il fango ci rallenta, ma la pericolosità della strada provinciale ci fa capire che è la via migliore! 

Arriviamo sull’ultimo ponte che ci permette di rientrare sulla strada, per l’ultimo chilometro prima di incrociare a Dx, via Crosara. Giriamo poi a Sx su via Bogone e alla rotonda prendiamo via Roma, che ci porta diritto al parcheggio dove avevamo lasciato l’auto. 

Chilometri 11,18, ore di cammino 2,15, altitudine massima 35 metri.



 

 



venerdì 13 dicembre 2024

Roverchiara e Chiesa di San Zeno

sabato 14 dicembre 2024 - Sensi e Sensazioni 

È un paese sito alla destra del fiume Adige che delimita il confine orientale del territorio comunale. È attraversato anche del fiume Bussè. Nella parte nord-est vi è la presenza di numerose cave e acquitrini che testimoniano la presenza di un’antica palude mentre scendendo a sud-est troviamo nella frazione di Roverchiaretta, un ponte sul fiume Adige che collega il comune con la sponda sinistra ed i territori comunali di Bonavigo e Minerbe. 

Due ville sono il patrimonio storico e culturale del paese: Villa Guerra, elegante villa seicentesca, in località Casalino e Villa Fiumi che ospita la sede del municipio. Risale al 1745 e prende il nome dalle due famiglie che l'hanno posseduta. 

La Chiesa parrocchiale di San Zeno è del XIX secolo sorge su strutture di chiese precedenti. Viene citata l'esistenza di una pieve per la prima volta nel 1041. Di tale edificio si è perso ogni traccia. Sembra probabile sia stato distrutto dalla rovinosa piena dell’Adige che si abbatté sulla bassa veronese nel 1471. 

L’edificio attuale è frutto della ricostruzione avvenuta nella seconda metà del XIX sec. (1860). L’edificio si presenta con facciata neoclassica. Impianto planimetrico a croce latina.



 

venerdì 22 novembre 2024

Circuito Selva di Progno-San Bortolo delle Montagne

venerdì 22 novembre 2024 – Il mio Cammino 

Giornata splendida nonostante l’autunno inoltrato! 

Partenza da Caldiero ore 11:15 e parcheggio auto a Selva di Progno.

Breve tratto su via Piave e poi a Dx in fianco alla chiesa parrocchiale per salire il sentiero 291 che ci porta in quota alla Contrada Piazzoli. Prendiamo a Sx, attraversiamo il torrente Valle Frighi e sempre salendo faticosamente, ci ritroviamo a Brea. 

Sempre diritto sino a Malga Ramponi, per arrivare sulla strada presso località Ambrosi. Vista l’ora ci affidiamo all’asfalto della SP17, sino a imboccare il sentiero della Strada vicinale dei Roncari, per una deviazione che finisce ancora sulla provinciale 17 che porta a San Bortolo. Breve sosta alla trattoria Il ReMilla, per un panino col salame e brulè e poi scendiamo rifocillati verso Sant’Andrea. 

Al cimitero deviamo a Dx sulla ciclabile Val d’Illasi, che attraversa il torrente Tanara e porta direttamente a Selva di Progno in via Piave e quindi alla nostra auto.

Chilometri 14,06, ore 3,5, altitudine massima 1.064 metri.




 

 

 

sabato 16 novembre 2024

Terribilis est locus iste - Belfiore

sabato 16 novembre 2024 – Sensi e Sensazioni 

La chiesa parrocchiale di Belfiore, dedicata alla Natività di Nostro Signor Gesù Cristo fu eretta nel 1947 per volere di Mons. Luigi Bosio, che ne curò la struttura e la disposizione interna in ogni particolare. 

In stile romanico-basilicale moderno fu progettata nel 1941 dall’arch. Domenico Rupolo, che ne seguì la costruzione fino al 1945, anno della sua morte. L’opera fu portata successivamente a termine dall’arch. Franco Spelta.

L'apparente stranezza della presenza, sul pavimento, di una frase che sembra suonare erroneamente come un ammonimento (questo luogo è terribile), può produrre molte ipotesi ed elucubrazioni circa possibili significati arcani ed esoterici. Ma il termine latino "terribilis", ha il significato di "cosa che incute rispetto", si può pertanto benissimo tradurre con "questo luogo incute rispetto" o "timore reverenziale".

La frase, tratta dall'Antico Testamento (Genesi, 28; 17), dove si racconta come Giacobbe, fermatosi per riposare nella città di Beth-El (Casa di El o Casa di Dio), ebbe in sogno la visione di una scala che saliva dalla terra al cielo. Al risveglio eresse in quel luogo una stele che consacrò con queste parole: "Terribilis est locus iste! Haec domus Dei est et porta coeli" (Questo è un luogo che incute rispetto! Questa è la casa di Dio e la porta del Cielo).

Resta da accettare la curiosità dell’inclusione e comunque di chi ha voluto una frase così sibillina per l’impatto di una popolazione prettamente agricola, alla sua lettura! 

Se qualcuno vuole invece approfondire e curiosare sulla frase, lo consiglio di concentrarsi su Rennes le Chateau, un piccolo paese della Linguadoca, salito da decenni alla ribalta e che ha dato origine a una pletora di libri, romanzi, trasmissioni televisive e addirittura films sulla misteriosa frase.








Sant’Ambrogio Vescovo e Dottore - Tombazosana

sabato 16 novembre 2024 - Sensi e Sensazioni 

La pieve di S. Ambrogio in Tombazosana fu edificata in epoca longobarda, probabilmente nel corso del VII sec. Nel 1145 Papa Eugenio III ricorda: “Plebem Tumbae cum capellis et decimis et curte eceterisque suis pretinenciis”. Nel 1863 l’antica pieve, situata in località Tomba Vecchia, fu demolita. Tra il 1874 e il 1867 fu edificata l’attuale chiesa parrocchiale. 

L’edificio si presenta con facciata a capanna e torre campanaria addossata al fianco occidentale del presbiterio. Impianto planimetrico a unica aula articolata in tre navate suddivise da due file di due pilastri.

All'interno: l’altare della Deposizione, sul lato occidentale, e l’altare della Madonna, sul lato opposto; Il tutto è caratterizzato da un’equilibrata composizione architettonica e decorativa con elementi lessicali neogotici; il presbiterio è pavimentato in lastre di pietra bianca. 


 

giovedì 14 novembre 2024

Valter e L'EXTRA dal 2023

 martedì 14 marzo 2023 - Articoli per Riviste

Da ottobre 2017 era nata una collaborazione con “L’EXTRA, il giornale di Caldiero”, a tiratura mensile di 4.000 copie. Ringrazio Gianluigi Rossi che mi diede l’opportunità di una pagina, per condividere con i suoi lettori le mie sensazioni nella rubrica “Appunti di viaggio”. 
 
Dopo aver concluso questo ciclo di oltre 5 anni, ringrazio tutti i nostri lettori e le numerose persone che mi hanno fatto sentire "importante" e salire la voglia di continuare...

Comincia quindi una nuova avventura con il n° 59 di gennaio 2023:
L'EXTRA - dicembre 2024

L'EXTRA - novembre 2024

L'EXTRA - ottobre 2024

L'EXTRA - settembre 2024

L'EXTRA - agosto 2024

L'EXTRA - luglio 2024

L'EXTRA - giugno 2024

L'EXTRA - maggio 2024

L'EXTRA - aprile 2024

L'EXTRA - marzo 2024

L'EXTRA - febbraio 2024

L'EXTRA - gennaio 2024

L'EXTRA - dicembre 2023

L'EXTRA - novembre 2023

L'EXTRA - ottobre 2023

L'EXTRA - settembre 2023

L'EXTRA - agosto 2023

L'EXTRA - luglio 2023

L'EXTRA - giugno 2023

L'EXTRA - maggio 2023

L'EXTRA - aprile 2023

L'EXTRA - marzo 2023
 
L'EXTRA - febbraio 2023

L'EXTRA - gennaio 2023