sabato 22 gennaio 2022 – Il mio Cammino
Comincia da qui la mia idea del giro del Lago di Garda. Questa tappa si snoda in dolce saliscendi lungo i primi declivi del Monte Baldo, tra boschi, uliveti e incantevoli piccoli borghi e frazioni di paese, con continui scorci e panorami di rara bellezza sul lago e sui dintorni. Gran parte dell'itinerario segue il “Percorso del Pellegrino”, lungo stradine sterrate o lastricate, con tratti su sentiero e su strade secondarie. La parte finale si svolge sul bel lungolago tra Cassone e Malcesine.
Lasciamo
l’auto al parcheggio di via Lungolago Marconi, 8 a Torri del Benaco. Sono le
9.30 e ci dirigiamo verso il porticciolo per poi svoltare a destra in piazza
Umberto I, salendo sino ad attraversare la provinciale “Gardesana” e
proseguendo diritto sino a imboccare la strada per la frazione Loncrino. Si
sale su una strada lastricata seguendo le indicazioni del “Percorso del
Pellegrino” per un lungo tratto della tappa. Attraversiamo la frazione di Coi e
percorriamo una stradina di campagna tra gli ulivi; dopo aver attraversato via
Mazurine, siamo subito dentro il bosco seguendo le indicazioni per Crero.
Con
una piccolissima deviazione, arriviamo ad alcune placche
calcaree che portano incisi dei graffiti risalenti a varie epoche antiche!
Siamo nell’interessante borgo di Crero e subito dopo incontriamo la chiesetta
di San Siro, immersa nel panorama del lago e delle sue montagne: il monte
Brione e, là in fondo, la Paganella. Proseguiamo a serpentina sino a
raggiungere il ponte tibetano e la vista sul sottostante orrido, di parecchie
decine di metri.
Prendiamo la strada per la Casetta per poi entrare in Pai di
Sopra. Per via Ca’ Tronconi, raggiungiamo la omonima frazione e siamo in
discesa. Scendiamo sul sentiero e raggiungiamo via Salto. Attraversiamo ancora
la strada asfaltata e prendiamo in via Pasola il ramo in salita, sino ad
arrivare alla frazione di Biaza per prendere poi in direzione Fasor.
Seguendo
ancora le indicazioni del “Pellegrino” prendiamo il sentiero per Castelletto di
Brenzone fino a
giungere alla caratteristica e suggestiva frazione di Campo. Attraversata
la frazione, procediamo per Marniga e quindi scendiamo verso Magugnano. In breve
raggiungiamo la frazione di Boccino e procediamo dritti, per
via San Benedetto, passando per le frazioni di Venzo, e Castello, dove si
imbocca via Belvedere per raggiungere la frazione di Borago; attraversiamo la frazione di
Pozzo e poco dopo quella di Sommavilla per incontrare il paese di
Cassone, fino a incrociare la strada provinciale. Qui incontriamo l’Aril il
fiume più corto del mondo: 175 metri.
Raggiungiamo quindi il porticciolo e imbocchiamo il lungolago fino a raggiungere il promontorio di Val di Sogno. Seguiamo la via che taglia il promontorio, imbocchiamo prima dell’ospedale, la stretta stradina in discesa, che porta nuovamente sul lungolago. Avanti così per un chilometro e mezzo circa fino a Malcesine, per raggiungere infine il porto.
Sono
le 16 e 35 quando saliamo sul bus che in poco più di mezz’ora ci porta a Torri,
ancora in tempo per l’ultima foto, a suggellare una bellissima, anche se
faticosa camminata.
Chi ha disegnato il percorso lo dà per 23,11 chilometri, ma il mio Fitbit ne segna 29,30.
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