sabato 2 dicembre 2017 - Andiamo al Cinema
Il film chiude una trilogia che, nel panorama italiano, può considerarsi un’eccezione e un buon prodotto in mezzo alla mediocrità del cinema di cassetta degli ultimi anni.
Un prodotto commerciale che lascia un segno, anche se per capirlo sino in fondo, si dovrebbero vedere i tre film di seguito.
La trama regge ancora, ma i dialoghi che nei primi due film erano abbastanza comici e piacevoli, adesso rischiano di stancare e di annoiare e si ride troppo poco rispetto alle attese!
Già detto: un buon cast e una buona l’interpretazione di quasi tutti. Una simpatica banda, di sfigati personaggi eccellenti nel loro settore, che si ostina a combattere donchisciottescamente contro il sistema ingiusto che paga solo le raccomandazioni. Ma l’amore per lo studio e la conoscenza può talvolta dare la dignità di decidere del proprio destino, un messaggio di speranza per gli uomini di ingegno, e per riconoscere il loro merito, prima che se ne vadano all'estero.
Da manuale: la scena sul palco con Stefano Fresi in versione Conte d’Almaviva affiancato da Lorenzo Lavia e Valerio Aprea che si producono in uno spassoso recitativo improvvisato.
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