martedì 20 dicembre 2016 - Sensi e Sensazioni
Francesco Hayez (Venezia, 10 febbraio 1791 – Milano, 11 febbraio 1882), viene ricordato dai più come il pittore dei “baci”, ma fu il massimo e più accreditato esponente del Romanticismo in Italia.
Francesco Hayez - Il bacio - 1859 |
Francesco Hayez - L'ultimo bacio di Giulietta e Romeo - 1823 |
Soffocato sia dai controlli che dagli interventi di censura predisposti dai Borbone, dagli Asburgo e dallo Stato Pontificio, fu un artista innovatore e poliedrico e molte sue opere contengono un messaggio politico risorgimentale nascosto.
Giuseppe Mazzini, l'ideologo dell'epopea risorgimentale, ribadì l'originalità di Hayez, asserendo che “la sua ispirazione emana direttamente dal Genio”.
Una sua peculiarità di stile fu l’audace realismo che spesso suscitò scandalo.
Carolina Zucchi era un'artista e litografa milanese che, nel salotto del padre, frequentato da tutti gli artisti meneghini, tra cui Donizetti e Bellini, conobbe Hayez e ne diventò allieva e modella. Si innamorò del proprio mentore dopo aver sperimentato con lui giochi erotici che riportò nelle sue “Memorie” e che il pittore raffigurò in alcuni disegni.
Dalle “Memorie” di Carolina Zucchi:
“Tutti mi consideravano malata, ma la mia malattia era l’amore”.
Francesco Hayez - Ritratto di Carolina Zucchi a letto o La malata - 1825 |
“La prima volta che Francesco infilò la sua lingua tra le mie gambe ho sentito un brivido corrermi lungo la schiena. Non credevo che quella intrusione nel mio corpo sarebbe stata così piacevole, ma ho scoperto invece di possedere un tesoro nascosto tra le mie gambe, protetto da un fitto boschetto, che celava i miei gioielli segreti come l'aveva chiamati Diderot nel secolo precedente. Ho imparato che tra le mie gambe si nascondeva la fonte del mio piacere, anzi di tante differenti sensazioni, piacevoli e nello stesso tempo sconvolgenti, che bastavano le giuste carezze a suscitare e Francesco sapeva come prendermi e come accendere il mio desiderio. Sapeva come stimolare le mie labbra calde e umide, ma anche come spingersi fin a fondo ed esplorare la mia femminilità e così per ricambiarlo anch'io volli assaggiare la consistenza e il sapore del suo membro e lo accolsi nella mia bocca. La prima volta ero incerta ed emozionata, ma Francesco mi incoraggiò, appoggiandomi una mano sulla testa e, accarezzandomi dolcemente sui capelli, e così presi coraggio e succhiai il suo membro grande e turgido...”.
Francesco Hayez - Drawing |
Bah, sarà senz'altro così, ma questa prosa da giornaletto porno nelle memorie di una donna degli anni '30 dell'800 mi sembra molto, molto strana...
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