venerdì 22 gennaio 2016 - Sensi e sensazioni
Iniziata dagli Eremitani di Sant'Agostino nel 1294, fu profondamente modificata all'inizio del Quattrocento quando si prolungò il presbiterio grazie a un ponte che, con una soluzione unica a Venezia, oltrepassa un rio e sorregge l'abside. La facciata fu arricchita dello splendido portale marmoreo, probabile opera di Bartolomeo Bon (1438-1442), e venne costruito il campanile, uno dei "campanili pendenti" più alti di Venezia (66 metri di altezza e un'inclinazione di 2 metri.
L’interno fu arricchito con lo splendido soffitto ligneo a carena di nave rovesciata decorato con rosette policrome, raro esempio di copertura realizzata da maestranze veneziane, particolarmente esperte in costruzioni navali.
La sacrestia, culla di una vera e propria lista di nomi del rinascimento veneziano costituisce un vero e proprio museo. Tra le tante opere spiccano tre grandi capolavori di Tintoretto: l’Ultima Cena, la Lavanda dei piedi e l’Orazione nell’orto.
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