mercoledì 23 ottobre 2013 - Sensi e Sensazioni
La scelta di “infilarmi” nell’avventura Mlali, nasce da una voglia latente di una piccola esperienza, svincolata dallo stereotipo di quanto promosso da associazioni pur benefiche, alle quali ho sempre guardato, anche se sbagliando, con un po’ di diffidenza.
Ho sempre considerato giusto e indispensabile un occho di riguardo e di rispetto per chi soffre e per i meno fortunati e mi sono sempre prefisso un giorno, di mettermi a disposizione di una comunità, qualunque fosse e dovunque mi si fosse presentato tempo e occasione.
Doveva però essere solo su mia pensata, ponderata e determinata decisione, senza alcuna ingerenza, esempio o consiglio esterno, che arrivasse da chicchessia.
Eccomi quindi a fianco di un amico, che già da molti anni opera con la sua professionalità e il suo lavoro, per periodi di volontariato, in zone e luoghi decisamente indigenti.
Qui però cominciava la mia preoccupazione. Paolo è medico e dentista e tutti sanno cosa può fare un medico nel centro dell’Africa, ma cosa avrei potuto fare io, che già a casa sento dire che son capace di “far niente”?
E’ anche vero però che, con la buona volontà e in certi luoghi si riesce sempre ad essere utili e lì, a Mlali, tra medici, dentisti, infermieri, insegnanti, suore e frati cappuccini, un inserviente “generico” può sempre essere utile.
Spero di dare il mio piccolo contributo!
Mlali dall'alto |
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