sabato 10 aprile 2021 – Sensi e Sensazioni
Siamo a Colognola ai Colli, a fianco di Villa Nichesola-Fano, esempio di vecchia grande villa signorile, circondata da un parco di dimensioni importanti. Qui sorge l’Oratorio della Santa Croce, edificato tra il 1785 e il 1786, come cappella privata dei conti Nichesola. Nel 1886 fu venduto a Don Domenico Carcereri che alla sua morte, nel 1930, lo lasciò in eredità alla parrocchia dei Santi Fermo e Rustico.
La facciata è a capanna, l’impianto a unica navata rettangolare, il presbitero rialzato di un gradino, e l’altare di pietra bianca con al centro la figura di San Biagio, con pastorale e pettine, simbolo del suo martirio e ai lati le statuette di Sant’Irene e Sant’Eurosia. Il pavimento è in pianelle di cotto e al centro giace la lastra tombale conte Girolamo Nichesola (1771-1868).
Alla parete un dipinto dell’otto-novecento che replica la statua della Pietà, conservata nella chiesa parrocchiale. Alle pareti laterali, due pitture murali del Crocefisso e dell’Annunciazione.
L’esterno, un tempo intonacato a fasce ocra e rosso mattone presenta una cornice con motivo ad archi. Sul lato di via Naronchi, vi sono due nicchie con statue della Madonna con Gesù Bambino e di San Giovanni Nepomuceno, con alla base gli stemmi degli Scaligeri e dei Nichesola.
Sul lato a nord, fa bella mostra una croce penitenziale di grandi dimensioni, in pietra bianca, eretta nel 1770 e opera di Antonio Tinelli. Ricorda stilisticamente e tipologicamente, la Croce davanti alla chiesa dei Santi Fermo e Rustico (1772) e quella di Caprino Veronese (1766), anche se più modesta e semplificata, per il minor numero di simboli della Passione sul fusto.
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