venerdì 6 gennaio 2017

Venezia e Oratorio dei Crociferi

venerdì 6 gennaio 2017 - Sensi e Sensazioni 

L'Oratorio si trova in Campo dei Gesuiti, nel sestiere di Cannaregio e fu fondato nella metà del XII secolo insieme all'ospedale retto dai padri Crociferi, per l’accoglienza e il ricovero di pellegrini e crociati in partenza per la Terrasanta.



Nel corso del 1400 l’ospedale fu convertito in ospizio per donne indigenti e comprendeva 15 stanze su due piani.

Il piccolo ambiente custodisce un unicum pittorico di Jacopo Palma il Giovane e i quadri sono suddivisi in tre categorie in relazione alle funzioni e caratteristiche dell’oratorio stesso:

. Storia dei Crociferi e del loro ospedale
. Funzione dell’Oratorio come cappella in un ospizio 
. Carattere liturgico dell’Oratorio come cappella, in senso generale.


Pasquale Cicogna assiste alla messa celebrata da padre Balb

Pasquale Cicogna riceve l'annuncio

Pasquale Cicogna visita la chiesa dei Crociferi
Appena entrati, si scorgono tre teleri che illustrano, in una sorta di reportage, episodi collegati a Pasquale Cicogna, Doge a fine cinquecento e protettore dei Crociferi.


Papa Cleto istituisce l'ordine dei Crociferi

Papa Paolo IV consegna un Breve all'ambasciatore veneziano
A lato dell’altare, viene rappresentata la memoria storica dell’Ordine religioso, col chiaro tentativo di simboleggiare una unione  tra Roma e Venezia, grazie alle vedute laterali di Castel Sant’Angelo e del Campo dei Gesuiti.


Flagellazione di Cristo
Sopra l’ingresso, col telero della Flagellazione, l’artista allude alla purificazione necessaria per poter accedere al luogo sacro, ponendo il visitatore davanti alla sofferenza dell’umanità.


Trasporto di Cristo
Di fronte all’altare, sulla destra, viene mostrata la morte di Cristo ormai avvenuta e il trasporto del suo corpo, esattamente lungo il percorso che conduceva al luogo di sepoltura.


Cristo in Gloria, il doge Raniero Zeno, la dogaressa e vari ritratti
Sulla sinistra, l’ultimo telero racchiude il carattere religioso del luogo, gli avvenimenti storici e contemporanei del pittore, con presenti quasi tutti i personaggi connessi alla storia dell’ospizio.




La scultura lignea a destra dell’altare, rappresenta una Pietà che anticamente collocata in una cappella al primo piano, era destinata alla devozione privata delle donne anziane accolte nell’ospizio.

Jacopo Palma il Giovane (1550-1628)
Nipote del più noto Jacopo Palma il Vecchio, ricevette una formazione artistica insolita per i suoi tempi: piuttosto che seguire la classica educazione presso le botteghe degli artisti, trascorreva il suo tempo a ricopiare i capolavori del Tiziano e del Tintoretto. 

Le sue indiscutibili capacità vengono notate dal duca di Pesaro, grazie al quale trascorrerà un periodo a Roma, esperienza che segnerà inevitabilmente la sua futura carriera artistica.
Influenzato dai motivi naturalistici che aveva conosciuto durante questo periodo, in questo ciclo, il Giovane dimostra di aver intuito l’importanza del linguaggio pittorico come forma di comunicazione tra artista e spettatore.








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