sabato 18 gennaio 2025

Chioggia - Cicchetteria San Domenico

sabato 18 gennaio 2024 - Sensi e Sensazioni 

Come una Venezia in miniatura, Chioggia è sempre affascinante. E ogni tanto, è d’obbligo farle visita per scoprire sempre qualcosa di nuovo e interessante. 

E dopo un giro per calli, chiese e ponti, se la voglia di cicchetti ti assale, portati in Fondamenta S. Domenico, 1254 dove in un locale, forse non importante, ma dove troverai gentilezza e ottimi cicchetti con squisite materie prime, che varranno una sosta, in qualsiasi momento.




 

 

 

 

Chioggia 2025 - Giardino di San Michele Arcangelo

sabato 18 gennaio 2024 - Sensi e Sensazioni 

Come una Venezia in miniatura, Chioggia è sempre affascinante. E ogni tanto, è d’obbligo farle visita per scoprire sempre qualcosa di nuovo e interessante. 

È un giardino in pieno centro storico, grazie alla convenzione tra il Commissariato di P.S. e l’associazione “Amico giardiniere”. 

Lo spazio verde inizialmente facente parte dell’antico convento di San Francesco dentro le mura, diventa un giardino curato e sorvegliato a disposizione della popolazione. 

Ospitava inizialmente la comunità dei frati minori (San Francesco di Assisi) già dalla metà del 1200 e successivamente, agli albori del XVI secolo, le monache cistercensi. 


 

Chioggia 2025 - San Pieretto

sabato 18 gennaio 2024 - Sensi e Sensazioni 

Come una Venezia in miniatura, Chioggia è sempre affascinante. E ogni tanto, è d’obbligo farle visita per scoprire sempre qualcosa di nuovo e interessante. 

Oggi siamo ancora davanti alla Chiesa dei santi apostoli Pietro e Paolo, edificata nel 1431, chiude il rettangolo dell'ampia piazza del Duomo, con a sud la cattedrale di Santa Maria Assunta (1624-74), a nord la chiesetta gotica di San Martino Vescovo (1394-95), a ovest il campanile del Duomo (1347-48).

L’edificio gotico imita strutturalmente la vicina chiesa di San Martino. All’interno, il coro conserva un grande crocifisso tardo rinascimentale.

Qui pende un nuovo dipinto del pittore Amedeo Signoretto che raffigura una famiglia giovane in fuga dalla guerra. Il papà stringe fra le braccia un bimbo insanguinato, avvolto in un drappo: in evidenza una manina penzoloni che dichiara la tragedia. Il volto dei due genitori fuggiaschi impietrito, lo sguardo atterrito, un cuore ferito. Il titolo dell’opera “Perché?” invita a riflettere e sembra gridare la grande impotenza del momento. 

Lo sguardo di un passante sullo sfondo potrebbe essere quello della persona assillata dei tanti perché, che continuano ad attraversare anche la nostra vita, man mano che si assommano le notizie dal fronte ucraino: fronte ora imbiancato di neve, che copre un suolo arrossato di sangue.

Perché costretti a fuggire? Perché tanto orrore e tanta crudeltà? Perché il fetore della guerra continua a perseguitare? Perché la morte di un bimbo innocente dopo tanti altri innocenti colpiti a morte? Perché vivere, se qui non è vita, ma morte? Perché una divisa militare pretende di legittimare l’uso di armi per lo sterminio di altri esseri umani? Perché un pedaggio di sofferenza così vasto, mentre è così angusto l’angolo dove respirare in pace? Ma perché la pace è così faticosa? Perché? 

Questa tela emblematica offre l’occasione di riflettere e probabilmente di girare gli occhi e cuore dei visitatori anche verso il Cristo crocifisso, sintesi di tutte le vittime e dei martiri della storia, invocato da noi cristiani come il “Principe di pace” e figura esemplare di perdono.




Chioggia 2025 - La Crema Fritta

sabato 18 gennaio 2024 - Sensi e Sensazioni 

Come una Venezia in miniatura, Chioggia è sempre affascinante. E ogni tanto, è d’obbligo farle visita per scoprire sempre qualcosa di nuovo e interessante. 

La Crema Fritta: l’aroma di questa delizia giunge fin sotto l’arco d’entrata al corso principale e porta dritto al chiosco di Marianna Zennaro, in piazzetta XX settembre, sotto il pennone della bandiera, a lato del municipio. 

Dal 1948 queste sono le coordinate golose per gustare la tipica crema fritta veneta che viene prodotta e venduta da ottobre a giugno e per il periodo di Carnevale. 

I segreti di un’arte secolare che affonda le sue radici nella tradizione popolare: morbida dentro e con un leggero velo croccantino fuori. Dorata e profumata ma, soprattutto, calda, a forma di quadrotto o rombo che sia, è una goduria per il palato, una sfiziosa merenda o un piacevole fine pasto.


 

Chioggia 2025 – Porta Garibaldi

sabato 18 gennaio 2024 - Sensi e Sensazioni 

Come una Venezia in miniatura, Chioggia è sempre affascinante. E ogni tanto, è d’obbligo farle visita per scoprire sempre qualcosa di nuovo e interessante. 

Porta Garibaldi, già di Santa Maria in corso del Popolo, è il monumentale ingresso della città, ma anche baluardo contro i possibili attacchi da terra. 

Eretta sicuramente prima della guerra di Chioggia (1379-1381), ai tempi del Doge Giovanni Soranzo (1312-1328). 

Due lapidi ricordano la ricostruzione del ponte di Santa Maria (ora Garibaldi) avvenuta nel 1548, con podestà Vittorio Salomon. Vi si conserva il capitello della Madonna di Marina e una lapide commemorativa del passaggio di Papa Pio VI pellegrino apostolico diretto a Vienna.


 

La Saccisica passa di qui

sabato 18 gennaio 2024 - Sensi e Sensazioni 

Tra Padova e Chioggia sorge un piccolo mondo in cui tradizioni, sapori e profumi si fondono. Tra i campi di frumento sorgono vecchi casoni contadini, splendide ville venete e grandi corti benedettine. Scopri il ricco paesaggio della Saccisica seguendo le acque dei fiumi che sfociano verso il mare. 

Luoghi e paesaggi in cui immergersi passo dopo passo, alla scoperta di scorci, sensazioni e curiosità, con il naso all'insù o con lo sguardo rivolto all’orizzonte. 

La Valle Millecampi, patrimonio UNESCO, è parte della laguna di Venezia. Qui le acque salmastre abbracciano le terre emerse e creano un paesaggio unico. Meta privilegiata per gli amanti della natura, della fotografia, delle camminate e delle escursioni in bicicletta. Emozionante scoprire il territorio a pelo d’acqua, muovendosi tra le terre emerse, lungo i canali della Valle 1000 campi 

Casoni della Fogolana, una piccola locanda e tre curatissimi appartamenti costruiti sul modello degli antichi casoni. Possibilità di pernottamento, eventi nella bella stagione. 

Cason delle Sacche, ultimo avamposto in terraferma della Saccisica, approdo degli esploratori della valle. In questo cason si sono girate alcune scene del film di Dino Risi, “La moglie del prete” con Sophia Loren e Marcello Mastroianni.





 

 

giovedì 16 gennaio 2025

L’ultimo miglio II

giovedì 16 gennaio 2025 - Good Morning Caldiero 

Quattordici giorni fa avevamo sollevato il problema dell’illuminazione della pedonale da via Alberone a via Bagni, ben sapendo che la soluzione passa attraverso la burocrazia e l’impegnativa di spesa e forse anche attraverso l’indifferenza.

Gli oltre 60 “like” ricevuti però, ci facevano sperare almeno in una presa a cuore o di posizione di qualche sensibile amministratore per una risposta al problema sollevato. 

Il silenzio è d’oro e forse non comporta alcun sbilanciamento. 

Abbiamo pensato allora di trovare noi delle soluzioni che potrebbero essere utilizzate all’uopo:

1. Coinvolgere le Ferrovie dello Stato per far rallentare i treni che passano sul quella tratta con tutte le luci dei vagoni accese, che permetterebbero una illuminazione del percorso;

2. Trasportare in quella sede alcune luminarie che ancora addobbano Corso De Gasperi;

3. Trasportare il grande quadro segnaletico luminoso di Corso De Gasperi in quella sede, aggiungendo il dilettevole della lettura all’utile dell’illuminazione..

Confidiamo che il nostro sarcasmo venga interpretato al meglio, per chi ci leggerà con lo spirito costruttivo di un Paese migliore! 

Ringraziando come sempre, a nome dei tanti fruitori del percorso, aspettiamo con impazienza.


 

sabato 4 gennaio 2025

Ricordando

sabato 4 gennaio 2025 – Good Morning Caldiero 

Girando fuori dai confini di questo nostro “piccolo” paese, non manco sempre di confrontare quanto gli altri riescano a fare mentre per noi caldieresi sembrano essere soluzioni impossibili o con immense difficoltà. 

Ricordando i fantasmi dei “miei” secolari alberi di via don Minzoni, abbattuti per la giusta causa della pericolosità e della malattia, mi sono soffermato invece su questa vetusta pianta in quel di Milano e come qualcuno si sia adoprato affinchè non fosse miseramente abbattuta. 

Ma poi, strattonato dagli amici a proseguire, ho pensato che forse è giusto così: per molti, il progresso non deve essere fermato!!!


 

 

 

giovedì 2 gennaio 2025

L’ultimo miglio

giovedì 2 gennaio 2025 - Good Morning Caldiero 

La grande realizzazione della pedonale che fiancheggia la ferrovia, da via Alberone a via Bagni, permette ai caldieresi di svolgere una salutare attività di movimento sul chilometro (ben pubblicizzato da tre cartelli che rammentano la distanza percorsa). 

Vorremmo però far presente e chiedere alla solerte amministrazione che se fossero messi in funzione almeno tre punti luce (anche solo funzionanti con pannellini fotovoltaici) si permetterebbe l’utilizzo del percorso anche nelle ore pre-serali. Questo per aumentare l’utilizzo, per la sicurezza e anche per la tranquillità dei pedoni. 

Una piccola spesa, magari deviata da altri più importanti investimenti, che potrebbe far felici i tanti che, vista l’età, considerano ancora una passeggiata o una piccola camminata, alla stregua di uno sport più loro consono. 

Ringraziando a nome dei tanti fruitori del percorso, confidiamo in chi ci ascolta con la fascia di Sindaco anche di tutti gli sport!