domenica 25 febbraio 2024 – Sensi e Sensazioni
È sempre piacevole camminare sul greto dell’Adige e quest’oggi immersi in un cielo meraviglioso, ci siamo spinti ancora, ormai consuetudine, sino a Scardevara, frazione di Ronco all’Adige, per ammirare questa Pieve che risale all’XI secolo e con ogni probabilità fu fondata dai monaci benedettini che qui si stanziarono a partire dal X secolo.
Nel 1145 papa Eugenio III ricorda: “curtem Scardavariae cum ecclesiis et decimis” e nel 1490 fu consacrato l’altar maggiore. Diventa parrocchia il 20 maggio del 1612.
Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta a occidente e la torre campanaria addossata al fianco settentrionale del presbiterio.
Un giro quindi verso l’abitato per arrivare all’interessante e unico bar storico “Bar Rossi Benvenuto” di cui ormai diventati clienti affezionati, per un prosecco e panini con il salame veramente squisiti e preparati con amore e gentilezza (da assaggiare la crema marsala all’uovo, quella di una volta, nel bottiglione).
È sempre piacevole camminare sul greto dell’Adige e quest’oggi immersi in un cielo meraviglioso, ci siamo spinti ancora, ormai consuetudine, sino a Scardevara, frazione di Ronco all’Adige, per ammirare questa Pieve che risale all’XI secolo e con ogni probabilità fu fondata dai monaci benedettini che qui si stanziarono a partire dal X secolo.
Nel 1145 papa Eugenio III ricorda: “curtem Scardavariae cum ecclesiis et decimis” e nel 1490 fu consacrato l’altar maggiore. Diventa parrocchia il 20 maggio del 1612.
Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta a occidente e la torre campanaria addossata al fianco settentrionale del presbiterio.
Un giro quindi verso l’abitato per arrivare all’interessante e unico bar storico “Bar Rossi Benvenuto” di cui ormai diventati clienti affezionati, per un prosecco e panini con il salame veramente squisiti e preparati con amore e gentilezza (da assaggiare la crema marsala all’uovo, quella di una volta, nel bottiglione).